Bacteroides
fragilis: come si nasconde la flora intestinale
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In copertina, la foto del
Bacteroides fragilis illustra il polisaccaride A (verde), il
polisaccaride H (rosso) o entrambi (giallo). (Foto: C. Krinos/E.
Cahir-McFarland) I microorganismi commensali nell’intestino
umano sono importanti per il nostro benessere. La loro capacità
metabolica è stata paragonata a quella del fegato, soprattutto
per il loro contributo alla digestione. I germi stessi arrivano
ad occupare una comoda nicchia, sempre che riescano a sottrarsi
alla rimozione da parte dell’ospite. Non è chiaro come essi
eludano la sorveglianza immunitaria, ma uno studio sulla
variabilità superficiale rivela che l’organismo Bacteroides
fragilis, che si trova nel colon, presenta un obiettivo mobile,
che modula l’antigenicità superficiale producendo una gamma di
polisaccaridi capsulari distinti. |
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La sintesi di Acido Salicilico per la difesa
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L’acido salicilico (AS) è un’importante molecola
segnalante coinvolta nella resistenza alle malattie nelle piante. Si
pensava che le piante sintetizzassero l’AS a partire dalla fenilalanina,
ma diverse prove hanno suggerito che fosse interessato un altro
meccanismo. Avendo a disposizione la sequenza del genoma della
Arabidopsis , un percorso conosciuto in precedenza solo nei batteri è
stato identificato come itinerario principale per la sintesi dell’AS.
Ciò permetterà di utilizzare le tecniche genetiche più recenti per
analizzare il ruolo esatto dell’AS nella difesa delle piante e, forse,
progettare colture più robuste. |
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L’ olografia a neutroni
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L’olografia a risoluzione atomica facente uso della
radiazione elettromagnetica (raggi X, raggi γ ed elettroni) è diventata
realtà, ed ora anche l’olografia a neutroni si può aggiungere
all’elenco. Un vantaggio dei neutroni consiste nella loro sensibilità
all’idrogeno, rendendoli sonde ideali per le strutture biologiche e i
polimeri. Questa sensibilità è dimostrata creando una ricostruzione
olografica dell’ossido (minerale) simpsonite, il quale contiene dei
piani di ossigeno sopra e sotto un singolo atomo di idrogeno. |
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Canali di ioni: la sindrome di Bartter
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La sindrome di Bartter è caratterizzata
dall’ingrossamento di alcune cellule renali, alcalosi, ipocalemia, e
aumento di produzione di aldosterone. È stato recentemente isolato il
prodotto genico associato ad una forma della sindrome collegata a
sordità congenita e insufficienza renale. Nella sua forma immutata, la
barttina è una proteina di membrana che funge da subunità β per i canali
di cloruro ClC interessati al riassorbimento di sale nei reni e al
riciclaggio del potassio nell’orecchio interno. |