Condensazione di Bose-Einstein: “superatomi” su un microchip
 

Circa 30 laboratori in tutto il mondo sono riusciti a produrre condensati di Bose-Einstein, una forma di materia a bassa temperatura in cui atomi ultra-freddi diventano indistinguibili gli uni dagli altri, formando così un “superatomo”. Un’anticipazione comunicata questa settimana apre emozionanti possibilità per gli esperimenti con i condensati e, semplificando la loro preparazione, potrebbe far aumentare il numero di laboratori attivi in questo campo. Nella nuova tecnica il condensato viene formato in una piccola trappola magneto-ottica su un chip nel giro di soli 700 millisecondi, ossia 10 volte più in fretta che nella gran parte delle altre metodologie.
 

Evoluzione: il fattore umano
 

Una nuova funzione genica può nascere dalla duplicazione e conseguente cambiamento di vecchi geni. Durante la mappatura del genoma umano, si è trovato un segmento di 20-kilobasi duplicato lungo tutto il cromosoma 16. Johnson et al. forniscono le prove di una rapida diffusione di questo segmento in tutto il genoma dell’uomo e dei primati. Entro questo segmento viene identificata una nuova famiglia di geni morpheus. Curiosamente, morpheus fu soggetto a rapida evoluzione nella fase in cui gli umani derivarono dai grandi primati.
 

Ottica quantistica: riflessione
 

Le proprietà ottiche della più basilare sorgente luminosa, un singolo atomo che emette singoli fotoni, sono state osservate in notevole dettaglio in un semplice sistema costituito da uno o due singoli atomi, un laser, una lente e uno specchio. Alla distanza adeguata, lo specchio riflette la luce sulla sorgente atomica illuminata dal laser e, attraverso l’interferenza, o accentua o sopprime gli avvenimenti di emissione. Gli esperimenti sono incoraggianti per le prospettive riguardo all’elaborazione delle informazioni quantiche che richiede l’accoppiamento dello stato quantico di un atomo ai modi di una cavità ottica.